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Una giusta causa

Un film di Mimi Leder

Ruth Bader Ginsburg è stata una delle pochissime donne ammesse alla facoltà di giurisprudenza ad Harvard alla fine degli anni Cinquanta. Si è poi laureata anche alla Columbia, quando era già madre e moglie di Martin D. Ginsburg, destinato a diventare un importante avvocato tributarista. A fine carriera scolastica, però, nella New York dei mille studi legali, faticò a trovare lavoro, in quanto donna in un mondo di uomini, e in seguito lottò con determinazione più unica che rara in moltissimi processi per discriminazione sulla base del genere.

Con Felicity Jones Armie Hammer Justin Theroux Kathy Bates Sam Waterston

Produzione: USA , 2018 , 120min.

UNA GIUSTA CAUSA | Trailer ufficiale HD

Una giusta causa è un film molto cerebrale… ragionato, meditato, poco impulsivo (almeno fino alla scena conclusiva) nonostante l’indole della protagonista sia del tutto agli antipodi. Felicity Jones in questa pellicola interpreta il ruolo di Ruth Bader Ginsburg, ad oggi una delle personalità femminili più influenti d’America.

La macchina da presa di Mini Leder ripercorre una parte della vita della Ginsburg (dagli anni Cinquanta alla fine degli anni Settanta) che fu tra le prime donne ad essere ammessa alla facoltà di Giurisprudenza di Harvard e poi seconda donna a essere nominata alla Corte Suprema, mostrandoci come il sessismo e i pregiudizi di genere, che Ruth subì all’inizio della sua carriera, furono in realtà una grande motivazione per lei.

Ma il film ci svela anche una Ruth inedita che non si diede mai per vinta anche tra le pareti domestiche, nemmeno di fronte alla malattia del marito o alle ingiustizie subite quando, nonostante il suo curriculum brillante, nessuno studio legale dopo la laurea volle assumerla perché era una donna.  Il lungometraggio ci fa vedere anche come la parità di fatto all’interno del rapporto di coppia (Marty, il marito della Ginsburg, è interpretato da Armie Hammer) sia indispensabile per la crescita professionale di entrambi i coniugi.

In Una giusta causa vediamo più volte Marty non solo sostenere la moglie ma anche fare le faccende domestiche (era anche lui uno stimato avvocato). Ed è proprio su questo aspetto che ruota tutto il film: la Ginsburg si batté affinché per la Legge la cura e l’accudimento non rientrassero tra le mansioni esclusivamente femminili partendo da un caso di discriminazione al contrario che impediva a un uomo di beneficiare della detrazione fiscale per l’assistenza dell’anziana madre proprio perché era di sesso maschile.

Insomma da un caso particolare la Ginsburg, sostenuta dall’avvocato progressista Dorothy Kenyon (Kathy Bates) e dal legale attivista Mel Wulf (Justin Theroux), riuscì a smuovere le coscienze di un pugno di magistrati cambiando le Leggi limitanti sulla parità di genere. Il monologo finale è la sequenza più bella ed incisiva di tutto il film. Un plauso inoltre al costumista perché il look di Ruth è stupendo.

Una giusta causa è un film da vedere per conoscere ed è sconsigliato invece ai maschilisti poiché ne uscirebbero sconvolti.