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Passages

Un film di Ira Sachs

Passages, film diretto da Ira Sachs, racconta una storia d'amore tra tre persone, nata dopo che il regista Tomas (Franz Rogowski) va a letto con una donna, l'insegnante Agathe (Adèle Exarchopoulos), l'ultimo giorno di riprese a Parigi. L'uomo ne parla orgogliosamente al marito Martin (Ben Whishaw), con cui sta da moltissimi anni, raccontandogli come essere stato con una donna si sia rivelata un'esperienza eccitante e manifestando il suo desiderio di approfondire la cosa.
Quando anche Martin, però, inizia a instaurare una relazione extraconiugale, Tomas tornerà a rivolgere le sue attenzioni verso il marito. Da questo momento in poi tra Tomas, Agathe e Martin nasce una relazione narcisistica piena di passione, ma anche di gelosia.

Con Franz Rogowski Ben Whishaw Adèle Exarchopoulos Caroline Chaniolleau Théo Cholbi

Produzione: Francia , 2023 , 91min.

Passages I Trailer ufficiale HD

È un film potente, Passages. Un film che s'insinua sotto la pelle di chi guarda e sa farsi strada, rimanendo impresso. Il regista Ira Sachs mette in scena una giostra di sentimenti, seduzioni, ricatti morali ed eccitazioni firmando un film caldo e sensoriale sulla complessità delle relazioni umane.

Etero, gay, di coppia, fuori dalla coppia, le etichette non interessano neanche un po' al regista, a cui preme piuttosto realizzare la storia del crollo di un uomo di potere (regista, bianco, dotato di fascino e carisma), schiacciato dal suo stesso desiderio.

Sempre in bilico tra ciò che vorrebbe e ciò che ha, Tomas è un personaggio decisamente interessante: irascibile, egoista, pieno di incertezze e imperfezioni, non ha nulla della semplicistica monodimensione che un certo cinema sciatto e superficiale tende oggi a proporre. Vive di passioni primordiali e di tormenti scespiriani, crede di amare con tutto se stesso suo marito, ma lo fa in modo egoista e narcisista, pensando solo ai propri istinti e spesso non pensando affatto. È il bello di questo personaggio già in scrittura: irredimibile, irrecuperabile e incorreggibile, con il suo pellicciotto e la sua inseparabile bicicletta Tomas rappresenta l'incarnazione vivente del desiderio cieco. Oggi per una donna sconosciuta, domani per l'uomo amato da sempre, dopodomani chissà.

Franz Rogowski offre la solita performance notevole nel dare corpo, nel senso letterale del termine, a questo personaggio multidimensionale che sfugge ad ogni categoria, logica e regola. Ne fanno le spese i personaggi che gli gravitano intorno e che restano in un primo momento intrappolati nelle sue ragnatele seduttive, anche loro interessanti già in scrittura per le loro scelte mai banali, rese ancora più appassionanti dalle performance generose di Ben Whishaw, nei panni del marito tradito dalla vestaglia vermiglia Martin, e di Adèle Exarchopoulos in quelli di Agathe, insegnante sedotta e abbandonata che non rinuncia mai alla sua dignità.