
Haiku – sull’albero del prugno
Un film di Mujah Maraini Melehi
Tokyo 1943: l’antropologo italiano Fosco Maraini e la moglie Topazia Alliata rifiutano di firmare per la Repubblica di Salò. A seguito della loro scelta vengono mandati a Nagoya in un campo di Prigionia con le loro tre figlie Dacia, Yuki e Toni. Mujah, figlia di Toni, a distanza di tanti anni, va in Giappone per ripercorrere l’esperienza familiare e rielaborarla facendola propria attraverso il recupero della memoria.
Con Topazia Alliata Fosco Maraini Toni Maraini Dacia Maraini Mujah Maraini Melehi Keiko Kano
Produzione: Italia , 2016 , 73min.
Il documentario è un viaggio nella memoria della famiglia Maraini che ripercorre un frammento di storia collettiva. Attraverso il film la regista rilegge in chiave di documento storico le vicende dei nonni Topazia Alliata e Fosco Maraini che, giunti in Giappone nel 1938, furono internati nel 1943 in un campo di prigionia a Nagoya, insieme alle figlie Dacia, Yuki e Toni, a seguito del loro rifiuto di aderire alla Repubblica di Salò.
A rendere più intensa la narrazione, le musiche originali del Premio Oscar Ryuichi Sakamoto che ne ha composto il tema originale Italian Ainu e le scenografie – ispirate al teatro di schermi giapponese dogugaeshi – realizzate da Basil Twist. Uno tra i più grandi master-puppeteer del mondo, vincitore negli Stati Uniti del prestigioso MacArthur Genius Grant e da poco insignito dell’importante Rome Prize all’American Academy in Rome.
Il film ripercorre i lunghi mesi di prigionia della famiglia attraverso le intense pagine del diario che Topazia – scomparsa nel novembre 2015 all’età di 102 anni – scrisse e custodì segretamente durante i mesi di reclusione. Sua nipote Mujah rilegge oggi quelle pagine insieme alla madre Toni: “Haiku on a Plum Tree è un viaggio personale – come nipote, figlia e madre – alla ricerca del mio passato e di un lascito familiare collettivo. Un percorso di comprensione e riconciliazione attraverso le generazioni”. Materiali fotografici e documenti di archivio inediti, interviste e testimonianze dirette restituiscono allo spettatore una realtà vivida, già in parte nota a quanti hanno avuto l’opportunità di leggere gli scritti della famiglia Maraini.
Il documentario è reduce da un tour internazionale che lo ha visto di recente, il 19 aprile, a New York all’Independent Film Center NYC nella sezione Stranger than Fiction Docs dove è stato presentato con successo.
A marzo 2018 è stato proiettato al Festival di Trento e sempre a marzo ha preso parte a Dublino all’International Silk Road Film Festival. A febbraio ha vinto a Berlino il Globe Award Best Documentary August 2017 all’Around International Film Festival ARFF e ancora a febbraio è stato presentato al Glasgow Film Festival nella sezione Stranger Than Fiction.
A giugno 2017 ha preso parte al Biografilm Festival nella sezione Storie Italiane e al Salina Doc Fest in concorso Sicilia.Doc dove ha ricevuto la menzione speciale premio IRRITE Sicilia.doc. A ottobre 2016 ha preso parte in anteprima alla Festa del Cinema di Roma nella sezione Riflessi.



