
School of Life
Un film di Giuseppe Marco Albano
School of Life, film diretto da Giuseppe Marco Albano, è un documentario che mostra come in un mondo segnato da disuguaglianze profonde, guerre, povertà e ingiustizie sociali, esistano luoghi dove andare a scuola non è un diritto scontato, ma un atto rivoluzionario. Racconta la straordinaria storia di Nicolò Govoni, giovane attivista e scrittore italiano che ha scelto di lasciare tutto per fondare nel 2018 l’organizzazione non-profit Still I Rise, con l’obiettivo di offrire istruzione gratuita e di eccellenza ai bambini più vulnerabili al mondo.
Attraverso immagini autentiche e testimonianze toccanti, il docufilm conduce lo spettatore in un viaggio potente e necessario tra campi profughi, periferie dimenticate e zone di crisi, laddove l’istruzione non solo manca, ma viene attivamente negata. Qui, tra macerie e silenzi, le scuole di Still I Rise diventano fari di speranza, luoghi in cui il sapere non è un lusso ma una forma di emancipazione, di rinascita.
Le storie dei bambini che frequentano queste scuole sono il cuore pulsante del racconto: piccoli eroi silenziosi che, grazie all'educazione, trovano voce, dignità e una nuova possibilità. Il documentario è anche il ritratto di un gruppo di educatori e volontari che ogni giorno si battono contro l’indifferenza, con una missione chiara: cambiare il mondo, un bambino alla volta.
Produzione: Italia , 2025 , 87min.
Nel cuore del documentario di Giuseppe Marco Albano, veniamo condotti in un viaggio straordinario, quello intrapreso da Nicolò Govoni e dalla sua visione audace: dare un futuro a bambini e ragazzi provenienti dalle aree più deprivate del mondo. Il film descrive l'attività delle International Schools, istituzioni che offrono gratuitamente un'istruzione di alto livello a chi altrimenti non avrebbe speranze, dimostrando che dall'emarginazione si può giungere all'eccellenza.
La scelta di avere Govoni come narratore costante non è un vezzo, ma una necessità profonda. Non si tratta di un ritratto agiografico, come chi conosce lo stile narrativo di Albano (si pensi a Noi ce la siamo cavata) sa bene. La voce di Govoni è cruciale perché non solo ci illustra le sue realizzazioni, ma soprattutto ce ne fa comprendere le ragioni più intime e personali. Egli stesso ha vissuto l'esperienza di sentirsi fuori posto nel suo percorso scolastico, maturando una reazione non di rifiuto o rivalsa negativa, ma di comprensione che da quel mood si può uscire, magari non da soli, e magari aiutando altri a farlo.
Il documentario rivela senza edulcorazioni il percorso di Nicolò, mettendo in luce l'importanza di un'insegnante che, comprendendolo, lo ha aiutato a capire se stesso. Da questa esperienza è nato un progetto che, partendo da un'attività di volontariato in India, si è progressivamente focalizzato fino a culminare nelle International Schools odierne. Questo viaggio dalla fragilità personale alla costruzione di una missione globale è ciò che rende il racconto di Govoni così potente e ispirante.
Le International Schools, che siano a Nairobi o a Bogotà, colpiscono fin dalla prima inquadratura. Ragazze e ragazzi con divise da college up level britannici provengono dalle periferie più degradate, creando un contrasto visivo che assume un significato profondo: a chi non ha niente viene offerta gratuitamente l'eccellenza, tanto da poter conseguire il prestigioso diploma di Baccellierato Internazionale. Non è una questione di apparenza, ma di sostanza, un impegno che si traduce in un'opportunità di riscatto inimmaginabile.
Tutto ciò è reso possibile grazie a un impegno indefesso e alle donazioni, senza dover instaurare legami vincolanti con gli organismi statali. Nei volti di questi allievi, e nelle loro parole, si legge la gioia e il piacere del raggiungimento di un'istruzione vista come l'unica, vera occasione di riscatto dalle difficili condizioni di vita da cui provengono. È una reazione, come sottolineato nel film, con un'altissima percentuale di adesione, una percentuale che purtroppo si abbassa esponenzialmente alle nostre latitudini, non solo per responsabilità degli studenti.
Il [Titolo del documentario] non è solo un racconto delle opere di bene di Nicolò Govoni, ma un'esplorazione della forza trasformativa dell'istruzione e della determinazione umana. È un invito a riflettere sul valore dell'opportunità e sulla capacità di un individuo di ispirare un cambiamento radicale nelle vite di migliaia di persone. Un documentario che lascia un segno, accendendo la speranza in un futuro migliore per molti.



