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La Vita da Grandi

Un film di Greta Scarano

La Vita da Grandi, il film diretto da Greta Scarano, vede protagonista Irene (Matilda De Angelis), una giovane donna che vive a Roma, lontana dalla città in cui è nata, Rimini, e da un passato che ha cercato di lasciarsi alle spalle. La sua routine viene interrotta quando sua madre le chiede di tornare per qualche giorno e occuparsi del fratello maggiore, Omar (Yuri Tuci), un ragazzo autistico con un sogno ben preciso: diventare indipendente.
Omar non ha alcuna intenzione di dipendere da Irene o da chiunque altro quando i loro genitori non ci saranno più. Ha un piano chiaro per il suo futuro: vuole sposarsi, avere tre figli - perché tre è il numero perfetto - e diventare un cantante rap famoso. Ma per riuscirci, prima di tutto, deve imparare a essere autonomo.
Per Irene, il ritorno a Rimini si trasforma in un viaggio emotivo inatteso. Tra le mura della loro casa d'infanzia, carica di ricordi e sentimenti irrisolti, i due fratelli si ritrovano a condividere giorni intensi. Omar, con la sua determinazione e il suo mondo pieno di regole personali, sfida le certezze di Irene, costringendola a guardare la realtà con occhi nuovi.
Quello che inizia come un compito imposto si trasforma in un'esperienza di crescita per entrambi. Irene diventa la guida di Omar in un percorso di piccole e grandi conquiste: prepararsi da solo, prendere decisioni, affrontare il mondo con sicurezza. Ma, nel farlo, si accorge che anche lei sta imparando qualcosa di fondamentale: crescere non significa solo prendersi responsabilità, ma anche fidarsi, lasciarsi andare e accettare che, a volte, si ha bisogno di qualcuno accanto.
In un viaggio fatto di sorrisi, difficoltà e musica, Irene e Omar scoprono che diventare adulti non è mai un percorso solitario. Perché, in fondo, la vita da grandi si impara insieme.

Con Matilda De Angelis Yuri Tuci Maria Amelia Monti Ariella Reggio Gloria Coco Paolo Hendel Adriano Pantaleo Christian Ginepro

Produzione: Italia , 2025 , 95min.

LA VITA DA GRANDI di Greta Scarano (2025) - Trailer Ufficiale HD

Con La vita da grandi, Greta Scarano non si limita a segnare il suo debutto alla regia, ma ci regala una tenera commedia di formazione emotiva a due teste, intrisa di cuore, dolcezza e un'irriverente freschezza. Il film, che mostra fin da subito uno stile definito e una notevole sensibilità, affronta temi complessi con una leggerezza sorprendente, riuscendo a evitare sia la retorica che il ricatto morale.

La storia ci presenta Irene (una Matilda De Angelis carismatica e impeccabile), una giovane donna dallo spirito rock e dalla battuta pronta, in procinto di acquistare un appartamento a Roma con il suo compagno. Ma la vita le riserva un imprevisto "nòstos": il richiamo della sua città natale, Rimini, per occuparsi del fratello maggiore Omar, un ragazzo autistico con sogni ambiziosi. Mentre la madre parte per accertamenti medici, Irene si trova catapultata in un "corso intensivo per diventare adulti" al fianco di Omar, che include la possibilità di salire sul palco di un talent show per coronare il desiderio di una vita intera. In questo percorso inaspettato, sarà la stessa Irene a scoprire molto di sé e a ridefinire le sue priorità.

Il fulcro emotivo del film è il rapporto tra Irene e Omar, un legame che si rinsalda giorno dopo giorno tra conflitti, risate, paure e speranze condivise. Greta Scarano, che firma anche la sceneggiatura, sintetizza con chiarezza il senso dell'adultità: la capacità di fare delle scelte, anche sbagliate.

Il merito di aver reso questo legame così autentico va anche alle straordinarie interpretazioni. Matilda De Angelis è un'Irene vibrante, capace di incarnare alla perfezione la dolcezza e l'approccio irriverente al mondo che Scarano intende restituire. Ma la vera rivelazione è Yuri Tuci, attore autistico scovato per caso in rete, che porta in scena un Omar di rara autenticità e sensibilità. Il suo ritorno nella vita di Irene cambierà entrambi, costringendoli a crescere e a confrontarsi con le sfide della "vita da grandi".

Folgorata dal libro "Mia sorella mi rompe le balle. Una storia di autismo normale" dei Terconauti (Damiano e Margherita Tercon), Scarano costruisce una commedia garbata che parla di sogni, legami familiari e inclusione. Il film ci immerge in una quotidianità autentica, fatta di chiassose cene familiari davanti al televisore, tra racconti, incomprensioni e recriminazioni. In questo contesto familiare spicca anche la performance di Maria Amelia Monti nel ruolo della madre, legittimamente apprensiva ma sempre misurata.

La vita da grandi dimostra la capacità della neoregista di osare, affrontando un tema delicato come l'autismo senza cadere nella retorica o nel ricatto morale. Il film punta tutto sull'ironia e la verosimiglianza della messa in scena, offrendo finalmente un cinema italiano lontano dagli agi ostentati dell'alta borghesia, e mostrando la quotidianità di famiglie "normali". Questa autenticità rende perdonabile qualche ingenuità di scrittura, tanto è coinvolgente il racconto del legame che si rinsalda tra i due protagonisti, che arrivano ad affrontare anche il cruciale tema del "cosa fare dopo la morte dei genitori", una questione centrale per tutti i fratelli, specialmente per chi ha un familiare con disabilità.

Più vicina alla commedia di formazione che al dramma esistenzialista, l'opera fluisce con un ottimo ritmo, mantenendo sempre un efficace binomio di cuore e umorismo, profondità e leggerezza. Questo equilibrio si mantiene anche nella scena del talent show, arricchita da cameo divertenti di personaggi come Mara Maionchi, Ferzan Ozpetek, Valerio Lundini e Malika Ayane.

Oltre a sensibilizzare su temi importanti come l'autismo, l'inclusione sociale e l'autodeterminazione delle persone con disabilità, La vita da grandi invita con scanzonata leggerezza a oltrepassare ogni pregiudizio, etichetta e stereotipo. Greta Scarano ci ricorda che la fratellanza non è un legame scontato, ma si costruisce giorno dopo giorno, concentrandosi sulle potenzialità dell'altro più che sui limiti o difetti, impegnandosi reciprocamente a supportare più che a sopportare.

La vita da grandi è un film che scalda il cuore, fa sorridere e riflettere, un esordio promettente che ci lascia con la voglia di scoprire i prossimi passi di questa talentuosa regista.