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Eterno Visionario

Un film di Michele Placido

Eterno Visionario, il film diretto da Michele Placido, offre uno sguardo penetrante su una particolare fase della vita di Luigi Pirandello (Fabrizio Bentivoglio), rivelando le sfumature della sua umanità, le passioni ardenti, le ossessioni e l'intimità più profonda dell'artista. Questo capitolo della sua vita è caratterizzato da un amore travolgente e inarrivabile per Marta Abba (Federica Luna Vincenti), oltre che da un rapporto tempestoso con la follia della moglie Antonietta Portulano (Valeria Bruni Tedeschi).
Eterno Visionario esplora il mondo emotivo di un uomo con legami conflittuali con i suoi tre figli Stefano (Giancarlo Commare), Lietta (Aurora Giovinazzo) e Fausto (Michelangelo Placido), un rapporto controverso con il fascismo e il sogno di un amore assoluto. L'autore, insignito del Premio Nobel per la Letteratura, si distingue per il suo teatro provocatorio, sovversivo e sorprendentemente moderno, sfidando gli standard del perbenismo borghese della sua epoca.
Il racconto si snoda attraverso scenari affascinanti, che abbracciano Roma, la Stoccolma dei Nobel, la vivace Berlino dei cabaret di Kurt Weill, la Sicilia rurale degli zolfatari e dei paesaggi ancestralmente suggestivi, la Milano incantata dei primi del Novecento e l'America che ha consacrato il suo genio sia a Hollywood che a Broadway. L'obiettivo è restituire un ritratto autentico e vivido, catturando il tormento e la forza di un artista di immenso talento, un visionario eterno e implacabile, capace di trasformare la sua infelicità in arte.

Oltre ai protagonisti già citati, nel cast del film troviamo lo stesso Michele Placido nel ruolo di Saul Colin, agente e collaboratore di Pirandello.

Con Fabrizio Bentivoglio Valeria Bruni Tedeschi Federica Luna Vincenti Giancarlo Commare Aurora Giovinazzo Michelangelo Placido Michele Placido

Produzione: Italia , 2024 , 112min.

ETERNO VISIONARIO di Michele Placido (2024) - Trailer Ufficiale HD

Si erano già incrociati i destini di Luigi Pirandello e Michele Placido, che nel film si ritaglia il ruolo di Saul Colin, l'agente letterario del drammaturgo e scrittore.

Al cinema La scelta, uno dei film meno riusciti del regista, è liberamente ispirato alla commedia drammatica L'innesto. A teatro ha portato sul palco, tra gli altri, "Placido recita Pirandello", "Io e Pirandello", "Cosi è (se vi pare)" e nel 2025 andrà in scena con Pirandello. Trilogia di un visionario che comprende tre delle sue opere: "Lettere a Marta", "L'uomo dal fiore in bocca" e "La carriola". Forse è una coincidenza ma il termine 'visionario' è presente sia nel film che nella rappresentazione, una visione che probabilmente l'attore e il cineasta ha sempre avuto di Pirandello ma che proprio con questo termine la riaggiorna e rende più moderna.

La vicenda biografica è volutamente frammentata e procede per salti temporali. Da quel treno per Stoccolma lo sguardo di Pirandello, interpretato un bravissimo Fabrizio Bentivoglio che è volto e corpo riconoscibile del suo cinema dopo essere stato diretto in Un eroe borghese e Del perduto amore, rivede la sua vita come se si trovasse davanti alle immagini di un film con lui stesso come protagonista. Ed è proprio attraverso cinema, spesso cercato da Pirandello che ritorna nel finale sul set di Il fu Mattia Pascal dove il regista Pierre Chenal lo chiama per battere un ciak, che parte un lungo viaggio che lo porta tra gli arcaici paesaggi delle miniere della Sicilia, la Berlino dei cabaret e soprattutto Roma tra il teatro e gli oscuri interni familiari. Questi sono il luogo di tensioni ma anche allucinazioni creative come nelle visioni nella stanza dove sta scrivendo "Sei personaggi in cerca d'autore" in cui le luci stordenti della fotografia di Michele D'Attanasio contribuiscono a mostrare il legame stretto tra il corpo e la mente di Pirandello e, come lui stesso ha detto, quello tra il talento che si è evoluto ma gli ha impedito di vivere.