
Licorice Pizza
Un film di Paul Thomas Anderson
Licorice Pizza, film diretto da Paul Thomas Anderson, è ambientato nella San Fernando Valley degli anni Settanta e racconta la storia di un giovane liceale, il quindicenne Gary Valentine (Cooper Hoffman), con una carriera avviata come attore sin dall'infanzia. Il giorno in cui a scuola si scatta la foto per l'annuario Gary incontra Alana Kane (Alana Haim), una ragazza di diversi anni più grande di lui, da cui rimane fortemente colpito. I due iniziano a frequentarsi e a passare diverso tempo insieme, stringendo sempre più amicizia, tanto che finiscono per avviare un'azienda di letti ad acqua, gestita da Gary, ma con Alana come dipendente.
Siamo nel 1973 e questi due giovani vivono diverse avventure, correndo da una parte all'altra della città, crescendo giorno dopo giorno e innamorandosi, ma non manca di certo anche qualche litigio.
Con Alana Haim Cooper Hoffman Sean Penn Tom Waits Bradley Cooper
Produzione: USA , 2021 , 133min.
"Il vero amore fiorisce perché il mondo possa vederlo..." canta Nina Simone e 'chiosa' Paul Thomas Anderson nelle prime battute di Licorice Pizza.
"July Tree" apre e dona la chiave di una ballata seventies girata con le mani in tasca e il sorriso sulle labbra. Perché il film di PTA obbedisce a una logica infantile e procede in maniera imprevedibile in un mondo che ha (quasi) bandito gli adulti. Come se la Neverland di Peter Pan si fosse trasferita nella periferia di Hollywood. Quando i 'vecchi' entrano in scena sono bigger than life, sono presenze straordinarie, incontri inattesi ed eccezionali in cui inciampa la febbre erratica di Gary e Alana.
Jon Peters (Bradley Cooper), Jack Holden (Sean Penn), Lucy Doolittle (Christine Ebersole) servono la coppia, per ritrovarla meglio e legarla per sempre. Sono schegge (impazzite) di biografie celebri, istrioni, regine, doppi (di Lucille Ball o di William Holden), esseri incrinati, il precipitato patetico e toccante insieme di una Hollywood decadente e di un'estate del '73, quando l'America perdeva uno sguardo e ne trovava uno nuovo. John Ford moriva per diventare leggenda e Scorsese sorgeva girando Mean Streets.
Licorice Pizza comincia proprio da un bagliore scorsesiano, un riflesso nello specchio, lontano eco di Harvey Keitel che esamina il suo volto (e la sua coscienza) sulla superficie riflettente di quelle strade malfamate. Ma PTA investe sullo sguardo che deraglia dal suo riflesso per inseguire senza posa la figura della sua ossessione. Uno sguardo che si stacca da una fila in attesa e lo spettacolo può cominciare.
Il prologo è come un fulmine, è un colpo di fulmine. La storia è vecchia come il mondo e la sua confezione ha il 'sapore' di un vecchio adagio. A immagine del suo titolo, Licorice Pizza designa il mondo irreale dei ricordi, dove tutto è possibile, tutto può accadere e l'estate non finisce mai. "La pizza alla liquirizia" è uno stato dello spirito, una fede adolescenziale quasi impossibile da catturare. Fino ad oggi.



