
Luigi Proietti detto Gigi
Un film di Edoardo Leo
Luigi Proietti detto Gigi, film diretto da Edoardo Leo, è un documentario che racconta Gigi Proietti, scomparso il 2 novembre 2020, immergendosi nella sua carriera e nella sua vita. Icona del cinema e del teatro italiano, il ritratto di Gigi viene fatto da un amico e collega, che si sofferma sull'uomo di spettacolo, grazie a ore e ore di materiale registrato. Leo ha filmato Proietti in ogni suo spettacolo, nelle prove degli spettacoli e mentre era nei camerini ed è da queste riprese che ne ha tratto il documentario, che riporta anche un'intervista con l'artista, l'ultima.
Dopo aver scandagliato la sua carriera e i suoi lavori, alla ricerca di un filo conduttore, il regista ha intervistato le persone più care a Gigi: la famiglia, gli amici di sempre e i colleghi che hanno avuto l'onore di lavorare con lui, come Renzo Arbore, Fiorello, Loretta Goggi, Paola Cortellesi, Alessandro Gassmann, Marco Giallini e tanti altri. Tutti, però, sono stati concordi con un'affermazione: Gigi è stato un eroe dello spettacolo, capace di unire tra loro comicità e poesia, alto e basso senza mai essere banale.
Con Gigi Proietti Renzo Arbore Paola Cortellesi Alessandro Gassmann Marco Giallini
Produzione: Italia , 2021 , 100min.
Dentro a Luigi Proietti detto Gigi ci sono tre documentari.
Il primo è composto dai materiali d'archivio che ripercorrono le tappe fondamentali del suo percorso artistico dove risultano particolarmente interessanti quelli accanto a Federico Fellini durante il doppiaggio di Il Casanova, di Alleluja brava gente di Garinei e Giovannini dove è mostrato accanto a Renato Rascel e del varietà Fatti e fattacci dove è avvento uno degli incontri decisivi della sua carriera, quello con Roberto Lerici.
Il secondo è composto dalle testimonianze di Renzo Arbore, Loretta Goggi, Paola Cortellesi, Alessandro Gassmann (lo ha definito "interprete drammatico che faceva morire dalle risate"), Nicola Piovani e Marco Giallini e dei suoi familiari: la sorella Anna Maria e le due figlie Susanna e Carlotta.
Il terzo è probabilmente il racconto che avrebbe voluto fare Edoardo Leo di Proietti in prima persona. Viene inquadrato di spalle e in macchina, ricorda quando è stato diretto da lui nell'adattamento teatrale di Dramma della gelosia assieme a Pino Quartullo e Sandra Collodel.



