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La Petite

Un film di Guillaume Nicloux

La Petite, film diretto da Guillaume Nicloux, racconta la storia di Joseph (Fabrice Luchini), un uomo di circa sessant'anni che viene a sapere che suo figlio Emanuel e il suo partner sono rimasti uccisi in un incidente d'aereo.
I due aspettavano un bambino da Rita Vandewaele (Mara Taquin), una giovane madre surrogata che vive in Belgio e adesso Joseph si chiede cosa ne sarà della piccola creatura, unica cosa che gli rimane del figlio deceduto. Dopo averne parlato anche con i genitori del partner di suo figlio, scopre che la coppia voleva tenere anonima l’identità della madre. Joseph però, decide di partire per andare a conoscere la ragazza.
L’accoglienza non sarà delle migliori, Rita è scontrosa e arrabbiata per non essere stata ancora pagata per la sua gravidanza e cerca di allontanare l’uomo. Ma Joseph, che vuole prendersi cura del bambino e essere un buon nonno, non si lascia intimidire.
Insiste e nonostante le difficoltà causate dal pessimo carattere della giovane donna, riesce a costruire un rapporto con Rita in attesa della piccola in arrivo.

Con Fabrice Luchini Mara Taquin Maud Wyler Veerle Baetens Abbas Fasaei

Produzione: Francia , 2023 , 93min.

LA PETITE - Trailer Ufficiale Italiano dal 18 Gennaio al Cinema

Fabrice Luchini è il mattatore di un dramma gentile e pacificato, in cui la questione eticamente spinosa della maternità surrogata viene affrontata dalla prospettiva altrettanto complessa di un uomo in lutto.

Come tutti i personaggi interpretati dall'attore francese, anche il restauratore Joseph mescola con naturalezza gentilezza e aggressività, affidando alla cura degli oggetti antichi l'amore di cui nella vita non è più capace. Da tempo in lite con il figlio, come dice alla psicologa che lo accoglie in aeroporto dopo l'incidente aereo, l'uomo resta solo con il proprio dolore, nonostante la vicinanza dell'altra figlia (che di contro accusa l'amato fratello scomparso di rubarle tutte le attenzioni anche da morto...). Quello che Joseph cerca, imbarcandosi nella spasmodica ricerca della madre surrogata, è dunque un modo per colmare un vuoto: sostituire il sangue perduto con una vita che lo rimpiazzi.

L'affetto di Joseph passa per gli oggetti: la culla antica (forse appartenuta a Klimt) che si aggiudica a un'asta per una cifra esorbitante; la macchina che vende per dare alla spiantata Rita un po' dei soldi che le erano stati promessi (l'accordo era in nero, poiché in Belgio la pratica dell'utero in affitto è legale ma solo se gratuita); la fascia elastica che compra in attesa che la bambina arrivi; gli stessi mobili che torna a restaurare una volta nata la creatura...

La vicenda di Joseph ha tratti quasi fiabeschi, è un viaggio che un eroe stanco ma tenace compie per riparare agli errori di un'esistenza e tornare a casa con un "oggetto-valore" inatteso. Da una tomba senza corpo (dal momento che di Emmanuel e del compagno Joseph, inabissatisi in mare, non rimane nulla) a un corpo di donna che porta in grembo una nuova vita, a una neonata che riempie con le sue urla la casa di un uomo rinato. Significativamente, del resto, Joseph non diventa nonno, come l'età richiederebbe, ma nuovamente padre.