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Io Capitano

Un film di Matteo Garrone

La sinossi di Io capitano lo descrive come «una fiaba omerica che racconta il viaggio avventuroso di due giovani, Seydou e Moussa, che lasciano Dakar per raggiungere l’Europa. Un’Odissea contemporanea attraverso le insidie del deserto, i pericoli del mare e le ambiguità dell’essere umano». È il nuovo film di Matteo Garrone, una coproduzione italo-belga girata per 13 settimane fra Africa ed Europa. Tratto dai racconti di molti immigrati che hanno fatto lo stesso percorso, nasce da un'idea del regista sceneggiata insieme a Massimo Gaudioso, Andrea Tagliaferri e a Massimo Ceccherini, che già aveva affiancato Garrone alla scrittura di Pinocchio. A dirigere la fotografia non troviamo il solito Luca Bigazzi, bensì l'abituale collaboratore di Sollima e dei D'Innocenzo: Paolo Carnera.

Con Seydou Sarr Moustapha Fall Issaka Sawagodo Hichem Yacoubi Doodu Sagna Khady Sy

Produzione: Italia Belgio , 2023 , 121min.

IO CAPITANO di Matteo Garrone (2023) - Trailer Ufficiale HD

Un viaggio che rimanda ai poemi omerici, alle fiabe, tanto care al regista che da sempre nel corso della sua carriera le ha volute raccontare in ogni loro sfumatura, estetica e diversità, in bilico tra grottesco, realismo magico e una fotografia che ricorda il primo Fellini. Questa volta, Garrone sceglie però di virare verso la realtà e narrare il viaggio della speranza di due giovani, Seydou e Moussa, che lasciano la loro città, Dakar, per raggiungere l’Europa.

Inizia così una contemporanea odissea – appunto – attraverso le insidie del deserto, i centri di detenzione in Libia e i pericoli del mare. Il film è ispirato ad alcune storie vere, quelle di Kouassi Pli Adama Mamadou, Anaud Zohin, Amara Fofana, Brhane Tareke e Siaka Doumbia, tutti ragazzi che hanno compiuto il viaggio che compiono i protagonisti. Ciò che negli scorsi mesi aveva destato attenzioni e dubbi era legato al fatto che tutti aspettavano Io Capitano in concorso sulla Croisette, anche perché il rapporto tra Garrone e Cannes è ormai solido visto che al festival sono stati presentati L’imbalsamatore (nel 2002), Gomorra (nel 2008, vincitore del Gran Premio della Giuria), Reality (nel 2012,  vincitore del Grand Prix), Il racconto dei racconti (nel 2015) e Dogman, (nel 2018, premiato con il Prix Interprétation a Marcello Fonte).

e riprese di Io Capitano – iniziate verso la fine di gennaio del 2022 – si sono svolte tra Senegal, Marocco e Italia. Alla direzione della fotografia, dopo la storica collaborazione con Marco Onorato e quelle con e Peter Suschitzky e Nicolaj Brüel, per la prima volta ci sarà Paolo Carnera, sulla fotografia di tutti i film di Damiano e Fabio D’Innocenzo e di recente anche su Nostalgia di Martone. Al montaggio invece, sempre Marco Spoletini e alle scenografie Dimitri Capuani. Per Garrone ancora una coproduzione internazionale, questa volta però tra Italia e Belgio. Il film, oltre che dal regista, è stato scritto anche dall’attore Massimo Ceccherini (che aveva già firmato quella di Pinocchio), dal compagno di sceneggiature, Massimo Gaudioso e dallo storico aiuto regista, Andrea Tagliaferri.