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Foglie al Vento

Un film di Aki Kaurismäki

Foglie al Vento, il film diretto da Aki Kaurismäki, racconta le solitudini di Holappa e Ansa (Jussi Vatanen e Alma Pöysti), un uomo e una donna che si incontrano una notte a Helsinki.
I due hanno vite difficili segnate dal disagio e dalla precarietà. Passano da un contratto di lavoro all’altro senza la minima garanzia sociale, e i problemi economici sono una preoccupazione quotidiana. Per svagarsi trascorrono le loro serate nei bar a ubriacarsi e cantare al karaoke, ed è proprio in una di queste occasioni che i loro destini si incrociano.
Decidono di andare al cinema per il loro primo appuntamento e da quel momento inizia una travagliata storia d’amore. Tra alcolismo e famiglie disfunzionali, in un continuo rincorrersi, Holappa e Ansa devono imparare ad amare di più loro stessi e la vita…

 

 

Con Alma Pöysti Jussi Vatanen Alina Tomnikov Sakari Kuosmanen Janne Hyytiäinen

Produzione: Finlandia , 2023 , 81min.

Foglie al vento di Aki Kaurismäki, Premio della Giuria a Cannes | Trailer ITA HD

Aki Kaurismaki chiude con questo film una quadrilogia sul lavoro iniziata nel lontano 1986 con Ombre in paradiso in cui il netturbino Nikander e la cassiera di supermercato Llona non ottenevano l'ascesa sociale sperata.

Si era poi passati ad Ariel che a sua volta non raggiungeva gli obiettivi auspicati per concludere con La fiammiferaia in cui Iris, operaia in una fabbrica di fiammiferi, finiva con l'avvelenare coloro che causavano la sua infelicità.

Sembrava dovesse trattarsi di un percorso ormai concluso nel 1989. Invece, trentaquattro anni dopo, la situazione sociale (finlandese e purtroppo non solo) richiede di tornare sul tema. I due protagonisti appartengono con pieno diritto alla galleria di personaggi che il regista ci ha fatto incontrare nel corso degli anni con la loro malinconia profonda, con dei nodi nell'animo difficili da districare ma anche, o forse proprio per questo, con il desiderio di avere qualcuno che comprenda non tanto le loro parole quanto i loro silenzi.

Ci si innamora questa volta ma non c'è, nascosto dietro le spalle, l'inganno come in Le luci della sera. C'è invece il bisogno di uscire dal grigiore di una società sempre più ripiegata su sé stessa e incapace di guardare oltre. Pronta a licenziare chi si porta a casa dal lavoro un prodotto ormai scaduto che finirebbe nella pattumiera come chi, essendosi ferito sul lavoro, viene a sua volta licenziato con il pretesto del consumo di alcol. Su questo argomento Kaurismaki, che non ha mai nascosto la sua passione per i superalcolici, torna più volte quasi volesse mettere in guardia da quello che si sta trasformando da piacere, seppure eccessivo, in doloroso segnale di un vuoto esistenziale.

Intorno ai due protagonisti (e all'amico di lui che tiene molto a che le sue esibizioni al karaoke vengano apprezzate nella giusta misura) c'è un mondo o, meglio, c'è un'Europa che deve, dopo oltre 70 anni tornare a confrontarsi con la guerra. Ogni volta che la protagonista accende la radio le notizie riguardano l'Ucraina e, in particolare, Mariupol e i bombardamenti sugli obiettivi civili.