
Everything Everywhere All at Once
Un film di Dan Kwan
Everything Everywhere All at Once, il film diretto dai The Daniels, racconta la storia di Evelyn Wang (Michelle Yeoh), una donna di origini cinesi che gestisce una piccola lavanderia a gettoni. Evelyn è sempre piena di lavoro e deve occuparsi non solo della sua attività, ma anche della sua famiglia: un padre ormai rintronato (James Hong), una figlia adolescente Joy (Stephanie Hsu), che non sembra più riuscire a comprendere, e un matrimonio con Waymond (Ke Huy Quan), un uomo debole con il quale non si trova per nulla bene. Come se la sua impegnata vita non bastasse, Evelyn riceve anche un controllo fiscale che la porta a imbattersi in Deirdre (Jamie Lee Curtis), un'ispettrice puntigliosa.
Mentre deve fare i conti con l'agente, la donna assiste a una spaccatura nel multiverso, che la trascina in un'avventura fatta di realtà parallele. Il suo compito ora è sconfiggere il nemico e salvare il destino degli universi, riportando così non solo l'armonia nelle varie dimensioni, ma anche nella sua vita e nella sua famiglia.
Con Michelle Yeoh Stephanie Hsu Ke Huy Quan James Hong Jamie Lee Curtis Tallie Medel
Produzione: USA , 2022 , 139min.
Everything Everywhere All at Once sfida i Marvel Movie sul loro territorio narrativo con i mezzi del cinema indipendente e ne esce vincitore grazie alle molte soluzioni artigianali e all'affettuoso omaggio al cinema di Hong Kong.
Ci sono infatti le mani dalle dita giganti e amorfe che paiono uscite dai film di Michel Gondry e c'è il kung fu che fa uso di oggetti comuni come armi, dagli spazzoloni ai dildo, nello stile dei combattimenti slapstick di Jackie Chan. La sceneggiatura era infatti stata inizialmente scritta nel 2016 per Chan, ma poi i registi hanno preferito una protagonista femminile, più insolita e pure più al passo con i tempi, del resto Michelle Yeoh nelle arti marziali non è seconda a nessuno.
La "villain" è una Jaime Lee Curtis logorata da una vita nell'ufficio delle tasse, con tanto di pancia prostetica, ma che non manca di sfoderare la propria grinta. All'insegna del recupero di un cinema passato ci sono poi il mitico James Hong, reso immortale da Grosso Guaio a Chinatown e il sorprendente ritorno di Ke Huy Quan, alias Jonathan Ke Quan, attore vietnamita americano che da bambino aveva partecipato a Indiana Jones e il tempio maledetto e I Goonies. È invece quasi un esordio quello di Stephanie Hsu, che al cinema aveva avuto solo ruoli minori ed era per lo più nota per La fantastica Signora Maisel in Tv, dove interpreta Mei Lin, la nuova compagna di Joel.
Il casting guarda dunque molto agli anni 80 del cinema americano e punta sulla comunità asiatica, trasfigurando in senso eroico (ma pure comico e autocritico) la sua vita in America, assai più di quanto non abbia fatto Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli che invece si spostava presto in location lontane e in mondi fantastici.
Everything Everywhere All at Once lascia che la storia abbracci molte realtà diverse, come Doctor Strange nel multiverso della follia - che peraltro in America è uscito più o meno nelle stesse date invitando ulteriormente il confronto - ma riesce anche a mantenere il racconto nel mondo asiatico-americano, un po' come ha fatto il film della Pixar Red.
Everything Everywhere All at Once è diretto dai "Daniels" ossia da Daniel Kwan e Daniel Scheiner - registi di videoclip già fattisi notare con l'originalissimo Swiss Army Man - Un amico multiuso - ed è una scommessa dei fratelli Russo in veste di produttori.



