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E la Festa continua!

Un film di Robert Guédiguian

E la Festa continua!, film diretto da Robert Guédiguian, è ambientato nel novembre 2018, quando due edifici al numero 63 e 65 di rue d’Aubagne, a Marsiglia, crollano improvvisamente, portando alla morte otto persone, ferendone due e causando migliaia di evacuati. Ci troviamo in un quartiere popolare della città vecchia, dove vive Rosa (Ariane Ascaride) con la sua famiglia numerosa e unita, formata dal fratello, dal padre, dal figlio e dalla fidanzata di quest'ultimo. Rosa lavora come infermiera, ma dopo la caduta dei palazzi, decide di impegnare la sua grande energia in politica, in favore delle persone che vivono in condizioni modeste.
Con l'avvicinarsi della sua pensione, però, le illusioni di Rosa vacillano. Sarà l'incontro con Henri (Jean-Pierre Darroussin) a ridarle slancio e a portarla a rendersi conto che non è mai tardi per realizzare i propri sogni, che siano essi politici o personali.

Con Ariane Ascaride Jean-Pierre Darroussin Lola Naymark Robinson Stévenin Grégoire Leprince-Ringuet

Produzione: Francia , 2023 , 106min.

E la festa continua! - il nuovo film di Robert Guédiguian dall'11 Aprile al cinema | Trailer ITA HD

Dopo un passaggio a Mali (Twist à Bamako), Robert Guédiguian ritrova Marsiglia, la sua complice di sempre (Ariane Ascaride) e la sua famiglia di attori abituali (Jean-Pierre Darroussin, Gérard Meylan...).

 

Ritorno alla città natale e ai motivi della sua filmografia engagée che sposa cronaca d'amore e cronaca sociale. Perché Henri è l'unico impegno vero che Rosa vorrebbe prendere a questo punto della sua vita. Ma le questioni di cuore nel cinema di Guédiguian non sono meno politiche e ponderose da assumere.

Lungo la linea chiara dell'umanesimo sociale tracciata dai suoi film, l'autore ci crede ancora e fino in fondo. Crede nella militanza, nella sincerità, nel bicchiere di vino in mano e nella voce di Aznavour che canta la sua canzone più bella ("Emmenez-moi"). Crede, ancora, nella forza avvolgente della sua città, nell''attaccamento' a Marsiglia come luogo di esperienza collettiva prima che di dimora individuale.

E col tempo e coi film questa ville-cinéma evolve, la società ugualmente. Il cinema di Guédiguian registra allora le trasformazioni e il disamore crescente per la politica, più specificamente l'allontanamento dalla sinistra e dai suoi valori della classe proletaria, rivolta progressivamente verso l'estrema destra.

E la festa continua! si aggiunge alla sua grande 'opera collettiva', a quell'immensa commedia umana bagnata dal Mediterraneo. Indomito, affronta le questioni del sentimento del territorio e indaga le risorse intime dell'impegno pubblico. Nei suoi film il paesaggio urbano, abitato, vissuto e percepito dai personaggi e dagli spettatori, è un rilevatore, è "materia segnaletica", come avrebbe detto Gilles Deleuze, che rinvia a un milieu di vita.

Quel 'bell'orizzonte', dove anche Rosa ripara, si fa principalmente lettura sociale. Guédiguian insiste sui volti dei suoi abitanti, volti che tratta come dei paesaggi per valorizzare meglio la sincerità di un 'attaccamento' a tutte le persone, di tutti i quartieri, di tutti gli orizzonti. Come i suoi personaggi si esprime sul piano politico e osserva i rapporti di forza della sua città.