
Dune
Un film di Denis Villeneuve
Dune, film diretto da Denis Villeneuve, è ambientato in un lontano futuro, controllato da un impero interstellare, nel quale vige una sorta di feudalesimo e ogni feudo è governato da una casa nobiliare. Racconta la storia del giovane Paul (Thimothée Chalamet), rampollo della casata degli Atreides, che si trasferisce sull'inospitale pianeta Arrakis, noto come Dune, insieme al padre, il Duca Leto (Oscar Isaac), alla madre Lady Jessica (Rebecca Ferguson) e alcuni consiglieri. Leto ha preso in gestione il pianeta nella speranza di scovare un posto sicuro, adatto alla sua famiglia e alla sua comunità. Dune, però, è sotto il mirino di tutte le forze dell'universo, decise a ottenerne il suo dominio per una rarità che cresce solo sul suo suolo. Si tratta di una preziosa risorsa, esistente solo qui, che permette a chi la possiede di sbloccare il più grande potenziale umano; infatti, chi assume questa spezia può viaggiare nello spazio, ottenere capacità sovrumane e può vivere più a lungo. L'estrazione di questa materia prima, però, non è ostacolata soltanto dai vari nemici di Leto, che cercheranno di tendergli più di una trappola, ma anche da enormi vermi della sabbia e dai Fremen, popolo nativo di Dune, che abita i deserti più profondi del pianeta.
Inoltre, il controllo esclusivo di questa materia prima scatenerà una vera e propria guerra, ma solo chi riuscirà a superare le proprie paure e a sopravvivere su Dune potrà ottenete la sostanza più ambita dell'universo. Il giovane Paul, ignaro del suo destino, si ritroverà al centro di questo scontro, nel corso del quale compirà grandi gesta.
Con Timothée Chalamet Rebecca Ferguson Dave Bautista Stellan Skarsgård Charlotte Rampling
Produzione: USA , 2021 , 155min.
La storia del cinema è costellata da remake sostanzialmente di due tipi. Ci sono quelli che, a distanza di anni dall'originale, si limitano a sfruttare le nuove opportunità offerte dalla tecnologia riproponendo però nella sostanza ciò che era già stato detto e portato sullo schermo. Ci sono poi quelli che invece ridanno letteralmente nuova vita al plot scavando nelle sue pieghe più intime trascurate in precedenza.
È quanto accade con questa prova di Denis Villeneuve che affronta le quasi 700 pagine del libro di Frank Herbert, ormai divenuto un classico della fantascienza, dalla prospettiva filologicamente più corretta e cinematograficamente più efficace. Rinuncia cioè a una illusoria sintesi, destinata inevitabilmente a creare buchi di sceneggiatura data la complessità dell'intreccio, e ci propone una prima parte di notevole durata ma di altrettanto notevole efficacia.
Le scelte vincenti sono molteplici ma due emergono in modo particolare per quanto riguarda il casting. Aver affidato a Timothée Chalamet il ruolo di Paul si rivela assolutamente coerente con il percorso di apprendimento che il personaggio deve affrontare. La sua giovane età e il suo aspetto fisico aderiscono a una ricerca interiore che non si limita ad una banale acquisizione di forza o di destrezza nell'uso delle armi ma si esplicita in un interrogarsi, quasi da Amleto in formazione, su quale sia il senso del suo esistere e il compito che lo attende come essere umano ancor prima che come appartenente a una casata nobiliare.
Accanto a lui troviamo la madre di Rebecca Ferguson, che con la sua presenza forte nella prima parte, si appresta a passare il testimone alla Chani di Zendaya confermando l'attenzione che, nella sceneggiatura, Villeneuve ha dato alla presenza femminile in questa struttura che sta in equilibrio perfetto tra il remake e il prequel.



