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Corpus Christi

Un film di Jan Komasa

Corpus Christi, film diretto da Jan Komasa, racconta la storia del ventenne Daniel (Bartosz Bielenia) recluso in un centro di detenzione per giovani a causa di un crimine commesso. Il giovane vive una profonda trasformazione spirituale, che lo porta sulla strada della fede e ad un'importante decisione: intraprendere la formazione in seminario per diventare sacerdote. Il suo oscuro passato, però, non gli permette di coronare questo suo sogno da fedele, ma il suo credo è più forte di ogni imposizione.
Rilasciato in libertà vigilata, Daniel decide di seguire la sua aspirazione e la chiamata di Dio; indossati gli abiti sacerdotali, il giovane inizia ad amministrare la parrocchia di una piccola comunità.

Con Bartosz Bielenia Aleksandra Konieczna Eliza Rycembel Tomasz Zietek Barbara Kurzaj

Produzione: Polonia , 2019 , 115min.

CORPUS CHRISTI (2021) Trailer ITA del film drammatico di Jan Komasa

Daniel è un giovane che si trova in riformatorio per reati non solo di poco conto. Avrebbe voluto diventare sacerdote ma la sua fedina penale ora glielo impedisce. Quando però viene inviato, per un permesso lavorativo, in un paese lontano dal riformatorio viene creduto un prete e lui non fa nulla per smentire questa credenza diventando anche momentaneo sostituto del parroco.

Perché sarebbe semplice ma anche riduttivo leggerlo come una vicenda (che trae origine da fatti realmente accaduti in Polonia in cui qualcuno si è spacciato come sacerdote) che mette in luce le profonde contraddizioni di un giovane magnificamente interpretato da Bartosz Bielenia. Il suo Daniel conosce la violenza e il lasciarsi andare all’alcol, alla droga e al sesso privo di qualsiasi elemento affettivo ma proprio per questo in qualche misura possiede una sensibilità che lo avvicina a chi ha sbagliato in passato ed è consapevole del fatto che non sarà difficile poter tornare a sbagliare.

La veste che indossa senza averne titolo diviene una sorta di corazza dentro la quale sente di poter sfidare i pregiudizi anche in modo plateale senza subire altre conseguenze che il mormorio di chi lo circonda e le non tanto velate minacce di chi detiene il potere locale. Il suo sguardo è costantemente quello di un cuore in allarme che teme di veder fallire non tanto il suo mascheramento quanto piuttosto il suo consapevolmente precario rapporto con Dio.