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Balletto del Bolshoi

Lo Schiaccianoci

Autore: Piotr Ilyich Tchaikovsky
Coreografia: Yuri Grigorovich
Libretto: E.T.A. Hoffmann

Solisti: Margarita Shrayner Semyon Chudin Denis Savin Alexander Vodopetov

La storia si svolge la sera della vigilia di Natale a casa del borgomastro di Norimberga. Marie e Fritz, i suoi due figli, ricevono da Drosselmeyer i loro regali. Marie riceve un dono davvero speciale: un bellissimo Schiaccianoci a forma di soldatino che Fritz le strappa dalle mani e butta per terra rompendolo. Drosselmeyer lo aggiusta e Marie, arrivata la notte, si addormenta abbracciando il suo Schiaccianoci. In un attimo la stanza si trasforma: i giocattoli diventano enormi e l’esercito di soldatini si scontra con truppe di grandi topi invasori. Rimane solo da sconfiggere il mostruoso Re dei Topi che lo Schiaccianoci affronta con grande coraggio: ma è la pantofola lanciata prontamente da Marie che lo mette al tappeto. Così avviene il prodigio: lo Schiaccianoci si trasforma in un Principe e invita Marie a seguirlo nel suo castello magico. Qui la Fata Confetto accoglie i protagonisti con una grade festa finché nella stanza tutto torna normale e Marie si risveglia con il suo Schiaccianoci tra le braccia.

Durata: 135min.

Bolshoi Ballet in cinema | 21/22 Season - Official trailer

Pyotr Ilyich Tchaikovsky (1840-1893) è uno dei più celebri compositori di tutti i tempi. Nato in Russia da padre ucraino e madre francese, Tchaikovsky si avvicina alla musica sin da piccolissimo. Intrapresi gli studi in Giurisprudenza, Tchaikovsky resta sconvolto dall’ascolto del Don Giovanni di Mozart e comincia ad assistere a numerosi concerti in giro per il mondo. Dagli anni settanta arrivano le prime grandiose composizioni romantiche: sono i pezzi che lo renderanno famoso in tutto il mondo. Tra questi ricordiamo almeno: i tre balletti, Il Lago dei Cigni, La Bella Addormentata, lo Schiaccianoci; le opere liriche Eugenio Oneghin (tratto dal romanzo di Puskin) e La Pulzella di Orléans; le numerose sinfonie.

18 dicembre 1892: presso il teatro Mariinskij di San Pietroburgo va in scena per la prima volta Lo Schiaccianoci con l’italiano Riccardo Drigo chiamato a dirigere l’orchestra. Dopo il successo della Bella Addormentata, infatti, il principe Ivan Vsevolojskij, direttore dei Teatri Imperiali russi, invita Tchaikovsky e Marius Petipa a proseguire la loro collaborazione lavorando sul racconto di Hoffmann, Schiaccianoci e il Re dei topi, letto nella versione francese di Dumas padre. Il musicista e il coreografo nutrono molte perplessità nei confronti di una vicenda niente affatto spettacolare, basata su un ruolo, quello di una bambina, poco adatto a valorizzare le consuete specialità di un’étoile. Tuttavia, in seguito alle insistenze di Vsevolojskij, Petipa risolve le difficoltà introducendo un nuovo personaggio cui affidare un immancabile grand pas: la Fata Confetto. Nel febbraio 1891 Tchaikovsky inizia a comporre le musiche sotto la guida meticolosa di Petipa, il quale gli precisa, scena per scena, le atmosfere e gli effetti desiderati. Ammalatosi, Petipa affida la conclusione dell’intero lavoro al suo collaboratore Lev Ivanov.

 

Marius Petipa (1818- 1910) è stato un ballerino e coreografo francese. Figlio d’arte e maestro di danza del Balletto Imperiale di San Pietroburgo, fu creatore di oltre cinquanta balletti, molti dei quali permangono nel repertorio classico odierno. Formato alla scuola francese, Petipa ha sviluppato considerevolmente la tecnica del balletto classico influenzando in modo particolare l’evoluzione e lo sviluppo della scuola russa. Nel 1858 Petipa smise di danzare per dedicarsi totalmente alla coreografia. Tra i suoi successi più importanti oltre allo Schiaccianoci, il Don Chisciotte, La Bayadère, La Bella Addormentata e Il Lago dei cigni.