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Una relazione passeggera

Un film di Emmanuel Mouret

Una relazione passeggera, film diretto da Emmanuel Mouret, racconta di come una madre single e un uomo sposato intreccino una relazione, pur sapendo che il loro legame sarà puramente fisico. Entrambi sanno che non potranno mai avere alcun futuro come coppia, ma più trascorrono del tempo insieme e più si sentono in sintonia. È così che i due si ritroveranno sorpresi dal grado di complicità che sono riusciti a raggiungere in breve tempo, ma come finirà la loro storia?

Con Sandrine Kiberlain Vincent Macaigne Georgia Scalliet Maxence Tual Stéphane Mercoyrol

Produzione: Francia , 2022 , 100min.

UNA RELAZIONE PASSEGGERA | Trailer italiano del film di Emmanuel Mouret

Emmanuel Mouret è a quello stadio della carriera in cui sembra aver raggiunto il culmine, la forma più rarefatta della sua espressione.

Dalla commedia al dramma, passando per i film in costume, il regista marsigliese è approdato attraverso un meticoloso lavoro sul linguaggio e sul ritmo a un cinema che ama parlare dell'amore. Lo scompone e lo ricompone, contento di ammirare come le modulazioni del racconto ne cambino il volto e le prospettive.

Intellettuale, concettuale, ma al tempo stesso ironico quando non proprio scanzonato: Una relazione passeggera ne è assieme al precedente e delizioso Les choses qu'on dit, les choses qu'on fait l'esempio più fulgido nella filmografia di Mouret.

L'opera è orgogliosamente fuori dal tempo, rohmeriana e alleniana non soltanto nel mood décontracté e nei dialoghi gustosi ma anche nell'attenzione per le parole con cui definiamo il sentimento. Le cose che diciamo e le cose che facciamo, dal bel titolo del film del 2020, sono qui in aperta contrapposizione, con le prime a cercare di mascherare e poi di rincorrere invano le seconde. Il Simon di Vincent Macaigne è mite e accomodante, fin troppo rispettoso delle trappole in cui lui stesso si è cacciato, e la sua unica resistenza è quella pressoché inconsapevole di un flusso di parole che sembra ogni volta non volersi arrendere alla scena che finisce.

Se Simon ha sempre paura delle possibili complicazioni, la Charlotte di Sandrine Kiberlain le rifiuta con la convinzione di chi in passato ha già vissuto drammi a sufficienza, e ora vuole solo essere spontanea. La loro è la perfetta storia di solo sesso, quella in cui anche la presenza invisibile della moglie di lui non è un problema per nessuno (forse, ci piace immaginare, neppure per lei).