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Un bel mattino

Un film di Mia Hansen-Løve

Un bel mattino, il film diretto da Mia Hansen-Løve, vede protagonista Sandra (Léa Seydoux), giovane madre single che cresce da sola la figlia e lavora come interprete. La donna va spesso a fare visita al padre malato, Georg (Pascal Greggory), che con il passare del tempo diventa sempre meno autosufficiente.
Mentre, insieme alla sua famiglia, sta portando avanti una battaglia per curare il padre, Sandra incontra Clément (Melvil Poupaud), un amico perso di vista da molto tempo. I due finiscono col dare inizio a una relazione ricca di passione; peccato, però, che Clément sia sposato. Di conseguenza Sandra capisce che non può abbandonarsi liberamente a questo nuovo amore...

Con Léa Seydoux Pascal Greggory Melvil Poupaud Nicole Garcia Camille Leban Martins Sharif Andoura

Produzione: Francia , 2022 , 112min.

UN BEL MATTINO Trailer ITA HD - Dal 12 Gennaio al cinema

Un beau matin è un film semplice e disarmante sulla vita, nient'altro che la vita.

Un racconto che interroga quello che resta quando ce ne andiamo, quello che lasciamo indietro con il ricordo di noi: i nostri libri, le nostre collezioni segrete, i nostri quadri, la nostra lingua, la nostra città, i nostri riti e tutto quello che fa lo spessore di un'esistenza.

Partendo da un'esperienza personale, Mia Hansen-Løve sceglie due regimi di rappresentazione, proprio come aveva fatto nel suo film precedente (Sull'isola di Bergman), meno radicali forse ma sempre distinti. Il travolgimento amoroso si riflette nel lutto di un padre che non è più veramente presente. Un uomo entra nella vita della protagonista e un altro se ne va. Qualcosa muore e qualcosa (ri)nasce spontaneamente, parole e gesti d'amore contro gli assalti di una malattia invalidante.

Mia Hansen-Løve fa del peso del dramma una sorta di pendolo che regola il movimento del film e racconta la brutalità dell'esistenza, esplorando la sofferenza e avventurandosi senza freni sul terreno di una passione ardente.

Un beau matin è senz'altro il film più carnale dell'autrice, alla fatalità della vecchiaia fa eco l'amore contrastato, all'orizzontalità tragica del genitore, ricoverato in clinica, fa eco l'orizzontalità degli amanti, spogliati letteralmente e psicologicamente. Se Melvil Poupaud, fragile e fermo, diffonde sul film il suo fascino opaco, Léa Seydoux è la vertigine erotica che rimanda costantemente al 'bel mattino' del titolo. Discreta, naturale e pratica dentro i jeans e sotto un taglio cortissimo, si impone emotivamente e si inserisce con umiltà nel disegno di Mia Hansen-Løve, all'estremo della condizione umana e pienamente dentro la vita. L'autrice rivela la forza dell'attrice, al di là del glamour e dentro una tristezza che non smette di versare lacrime.