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Nowhere Special

Un film di Uberto Pasolini

Nowhere Special - Una storia d'amore, film diretto da Uberto Pasolini, racconta la storia di John (James Norton), un lavavetri 35enne, abbandonato dalla moglie subito dopo la nascita del figlioletto Michael (Daniel Lamont). L'uomo ha dedicato tutto se stesso a crescere il piccolo, cercando di non fargli mancare nulla, e ora che il figlio ha quattro anni, John riceve una pessima notizia: gli restano pochi mesi di vita. In questo breve periodo che gli è rimasto, l'uomo si mette alla ricerca di una nuova famiglia per Michael, deciso a tutelare suo figlio dalla sua morte e determinato a dargli un futuro radioso.
Ben presto, però, John si renderà conto che reputare "perfetta" e adatta una famiglia, soltanto dopo un breve incontro, non è affatto semplice. Sempre più titubante e indeciso, l'uomo decide di accettare l'aiuto di una giovane assistente sociale, pronta a mostrargli un intero ventaglio di altre possibilità.

Con James Norton Michael Lamont Chris Corrigan Valene Kane Louise Mathews Keith McErlean

Produzione: Italia Romania Gran Bretagna

NOWHERE SPECIAL (2021) Trailer ITA dell'Emozionante Film con James Norton

Il padre deve imparare a morire, il bambino a vivere. Lo fanno tenendosi per mano nell'attraversare la strada, quella che porta a scuola ma anche quella che porta all'addio.

Uberto Pasolini torna dunque sul luogo del trapasso, come in Still Life: non è più l'immediatamente dopo, ma l'immediatamente prima, e la sua penna è ancora la stessa, sottile e precisa, perfettamente inchiostrata, tanto autoriale quanto accessibile, nell'approccio ad un genere, quello del dramma sentimentale, che pochissimi perseguono con tanta frontalità e tale discrezione.

Ancora una volta, il film è in mano ad un interprete eccellente, James Norton, e alla nitidezza delle inquadrature, alla loro temporalità estranea alla frenesia della vita urbana, sgombra da tutto ciò che è disavanzo o orpello cinematografico. Tanto che l'immagine di apertura, con il protagonista che ripulisce con cura una grande vetrata, mondandola da tutto ciò che la offusca, si può leggere come una dichiarazione d'intenti, la ricerca (riuscita) di una verità della relazione padre-figlio che è al centro del racconto, di uno sguardo sul mondo non filtrato, in cui riflettersi per quello che si è, e leggere con trasparenza nelle vite degli altri.

Colpito dalla cronaca vera di questa vicenda, Pasolini l'ha tradotta in immagini tanto semplici quanto eloquenti, che non conoscono la durezza del cinema dei Dardenne ma piuttosto una commovente sospensione e una malinconia, sottolineata dalla colonna sonora, che il regista non rifugge ma abbraccia, senza sentimentalismo.