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La vita invisibile di Eurídice Gusmão

Un film di Karim Aïnouz

a vita invisibile di Eurídice Gusmão, il film diretto da Karim Aïnouz, è ambientato a Rio de Janeiro nel 1950. Guida (Julia Stockler) ed Eurídice (Carol Duarte), due sorelle, due donne complementari, unite e inseparabili, che vivono con i loro genitori dagli ideali conservatori. Guida ed Eurídice trovano l’una nell’altra uno spazio sicuro per le loro speranze e aspirazioni. Mentre Guida vede nella sorella una preziosa confidente per le sue avventure amorose, Eurídice trova nella vivace sorella maggiore l’incoraggiamento di cui ha bisogno per perseguire il suo sogno di diventare una pianista professionista. Un giorno, stanca di vivere sotto le rigide regole del padre Manoel, Guida intraprende un’impetuosa storia d’amore con un marinaio e decide di seguirlo in Grecia. Quando mesi dopo Guida torna a casa single e incinta, Manoel la bandisce brutalmente da casa e le dice che Eurídice è partita per studiare musica a Vienna e non vuole avere ulteriori contatti con lei. Per proteggere l’onore della sua famiglia, Manoel tiene Eurídice, ora sposata, all’oscuro del ritorno di Guida impedendo ogni contatto tra loro. Guida e Eurídice cercano di prendere il controllo dei loro destini separati, senza mai rinunciare alla speranza di potersi ritrovare. Mentre Guida combatte ogni giorno per vivere una vita dignitosa come madre single, Eurídice lotta per essere sia la perfetta casalinga, sia una musicista professionista. Senza l’appoggio reciproco, le sorelle dovranno trovare da sole la forza di superare gli ostacoli che impediscono loro di diventare le donne che avrebbero potuto essere. Tra le difficoltà quotidiane, la più grande battaglia è contro il destino che le ha separate. Si ritroveranno in tempo per superare l’oppressione che tenta di soffocarle?

Con Carol Duarte Julia Stockler Gregório Duvivier Barbara Santos António Fonseca Flávia Gusmão

Produzione: Brasile , 2019 , 139min.

LA VITA INVISIBILE DI EURÍDICE GUSMÃO - Trailer ufficiale - dal 12 settembre al cinema

Un film poderoso, ritratto femminile a due voci che non rinuncia all'estetica raffinata

"Eurídice Gusmão che sognava la rivoluzione" è il romanzo di Martha Batalha che il brasiliano Karin Aïnouz sceglie di portare sullo schermo, per due ore e venti che passano in un lampo, tante sono le emozioni che riesce a regalare.

Come e meglio del nostro L'amica geniale, il tentativo di portare al cinema una storia amata dai lettori di due donne complementari, unite e inseparabili è assolutamente riuscito. Il risultato è un'operazione che va ben oltre il letterario, diventa un film godibile a se stante, apprezzabile in primis per la scelta di raccontare la sorellanza in termini di amore smodato, ispirazione quotidiana, ricerca infinita in una Rio de Janeiro mai così piena di gente e di disperazione.

Cosa accade se fai l'errore di sposare l'uomo sbagliato e tuo padre ti impedisce di tornare a casa? Guida, un'eccezionale Julia Stockler, sconta sulla sua pelle il peso di questa risposta, finendo per fare ogni giorno i conti con la miseria e un bambino da crescere da sola. Diverso il destino di Euridice, Carol Duarte in stato di grazia, perfetta in ogni singola inquadratura: lei segue, obbediente, ciò che il padre ha scelto per lei. Un marito, tanto per iniziare, incapace di trattarla con rispetto persino la prima notte di nozze, ma fedele all'ideologia fallocentrica dell'uomo padrone sposata da suo padre.