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Il Patto del Silenzio - Playground

Un film di Laura Wandel

Il patto del silenzio, film diretto da Laura Wandel, racconta la storia di Nora (Maya Vanderbeque), una bambina di sette anni dal carattere introverso, e di suo fratello maggiore Abel (Gunter Duret). I due frequentano la stessa scuola e ogni giorno Nora assiste ad atti di bullismo ai danni di Abel. Per questo motivo, più volte la bambina cerca di attirare l'attenzione sia degli insegnanti che del padre, che pare incapace di affrontare questo problema. Al contrario, Abel non rivela nulla di quanto accade a scuola, tenendo tutto silenziosamente segreto, perché teme una ritorsione da parte dei bulli. Costringe anche Nora a non parlare dell'accaduto e la bambina si ritrova ad avere difficoltà a trovare un posto tutto suo in questo nuovo ambiente.
L'unica soluzione che trova Abel per uscire dal suo isolamento è quella di assumere lo stesso atteggiamento dei suoi aguzzini. È così che il bambino rischierà di trasformarsi da vittima a carnefice, mentre sua sorella è divisa tra il mondo spensierato dei bambini e quello più preoccupante degli adulti.

Con Maya Vanderbeque Günter Duret Lena Girard Voss Simon Caudry Thao Maerten

Produzione: Belgio , 2021 , 72min.

Il patto del silenzio | Trailer Ufficiale

Segnalato dal Belgio per gli Academy Awards, Il patto del silenzio ha al centro una piccola protagonista assolutamente eccezionale.

Lara Wandel, regista all'esordio nel lungometraggio, deve avere dei responsabili per il casting di grande qualità perché sono riusciti a scovare Maya Vanderbeque che ha sette anni ma sembra un'attrice navigata e più che efficace. È sufficiente assistere alla sequenza di apertura in cui il suo volto mostra tutte le incertezze e il dolore di chi deve separarsi da qualcuno che ama (nella fattispecie il padre, unico responsabile della vita familiare) per affrontare un mondo sconosciuto.

Non a caso "Un monde" è il titolo originale del film che rappresenta meglio del quasi spionistico titolo italiano il senso profondo del film. Perché è vero che Abel chiede alla sorella di fare silenzio sulle vessazioni che sta subendo ma è molto più propriamente 'un mondo' quello che Nora sta esplorando e non tutte le scoperte, oltre a quelle relative al fratello, sono positive.

Wandel non si lascia affascinare dalla retorica dei bambini 'innocenti'. Sa (e sa come mostrarcelo) che in uno stadio anteriore rispetto al bullismo i piccoli possono essere anche crudeli con i loro coetanei. Talvolta bastano poche parole per decretare un'emarginazione. In questo mondo gli adulti, anche se nel ruolo di docenti, faticano ad entrare. Occorre loro una sensibilità speciale (che una giovane maestra ha ma ad altre colleghe manca anche perché hanno davanti situazioni non facili da gestire).

La camera segue da vicino Nora nei suoi slanci così come nelle sue chiusure offrendoci più di un'occasione di riflessione. Ivi compresa quella sul fenomeno del bullismo in un aspetto che non sempre viene preso nella dovuta considerazione. Cioè quello delle cause di questo comportamento e di quali possono essere gli elementi che vi stanno alla base.