Salta al contenuto principale

Nostalgia

Un film di Mario Martone

Nostalgia, film diretto da Mario Martone, è tratto dall'omonimo romanzo di Ermanno Rea ed è ambientato a Napoli nel Rione Sanità. È qui che il protagonista Felice (Pierfrancesco Favino) torna dopo quarant'anni di assenza, lontano dalla sua terra. L'uomo, tornato per sua madre, resterà qui dove è nato più a lungo di quanto aveva previsto, mentre riscopre i luoghi, i codici del quartiere e fa i conti con un passato che lo divora. Da giovane Felice insieme a Oreste (Tommaso Ragno), suo amico d'infanzia, nonché compagno di bravate, ha commesso qualche piccolo crimine, fino a quando un uomo non è morto. È per questo motivo che Felice si è allontanato dalla città, andando a vivere all'estero, ma non tradendo mai l'amicizia con Oreste.
Ora che è tornato nel rione Felice vorrebbe rivedere il suo vecchio amico, ma Oreste, noto ormai come il delinquente del quartiere, non si è mai allontano da quel mondo, che sembra averlo assorbito totalmente...

Con Pierfrancesco Favino Tommaso Ragno Francesco Di Leva Aurora Quattrocchi

Produzione: Italia , 2022 , 118min.

Nostalgia | Trailer 90" HD | Dal 25 Maggio al Cinema

Felice Lasco torna a Napoli, nel rione Sanità, dopo quarantacinque anni trascorsi fra Medio Oriente e Africa. La madre sta morendo e lui la accudisce fino all'ultimo con tardiva ma amorosa pazienza. Poi, invece di tornare al Cairo dove lo aspetta l'amata compagna, Felice sembra obbedire al richiamo delle radici e di un destino, e resta. Resta perché in attesa dell'incontro fatale con Oreste, noto ormai come delinquente incallito. Felice racconta a un medico dell'ospedale San Gennaro dei Poveri e a don Luigi Rega, prete combattivo e maieuta, la sua storia. Ha diciassette anni, fiero della sua Gilera e della sua amicizia con Oreste Spasiano, detto Malommo, compagno di sortite per i vicoli e di piccoli scippi. Poi, imprevedibile, il delitto di un usuraio. Oreste gli sfonda la testa. Felice è agghiacciato, non tradisce l'amico ma si chiude in un silenzio pieno di angoscia finché uno zio non lo porta con sé a Beirut, dove comincia una nuova vita. Ora, dopo tanto tempo, Felice si espone alla sofferta bellezza della sua città, alla disperazione e anche al formicolare di speranze che agitano il Rione Sanità, illuminato dal testardo operare di don Rega. Come da copione, però, Oreste attende Felice perché in realtà alla Sanità il Male lavora anche contro la Storia. E non c'è riscatto veramente possibile.