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Gloria Bell

Un film di Sebastián Lelio

Gloria Bell ha cinquant'anni, un marito alle spalle e due figli che non hanno più bisogno di lei. Dinamica e indipendente, canta in auto a squarciagola e si stordisce di cocktail e di danza nei dancing di Los Angeles. Una notte a bordo pista incrocia Arnold, un uomo separato che sogna un cambiamento. Gloria si lancia, Gloria ci crede. Arnold ci prova ma poi improvvisamente non è più là. Volatilizzato fino alla prossima promessa. Per lui il passato è una prigione. Tra amplessi e abbandoni, Gloria finisce al tappeto ma si rialza e balla. C'è sempre nell'idea di un remake la ricerca di un gesto artistico. La necessità di rifare l'originale non è (soltanto) un semplice esercizio di stile e sta lì tutta la sua bellezza, nella vertigine metafisica che rivela: rifacendo la stessa opera non otteniamo mai lo stesso film.

Con Julianne Moore John Turturro Caren Pistorius Michael Cera Brad Garrett

Produzione: USA , 2018 , 102min.

GLORIA BELL - Trailer Italiano Ufficiale

Con Gloria Bell, Sebastián Lelio fa (di) nuovo il suo Gloria, riscrivendo in buona compagnia (Jim McBride, All'ultimo respiro, Gus Van Sant, Psycho, Michael Haneke, Funny Games e molti altri prima di lui) una storia del cinema che racconta sempre la prima volta. Uscito in sala nel 2014, Gloria vince l'Orso d'argento a Berlino e ottiene un consenso plebiscitario.

Al centro del film una donna forte e fragile insieme che sa risolversi quando tutto sembra affondare e risollevarsi quando cade con un bicchiere e una dignità rara. Gloria, interpretata da Paulina Garcìa, incarna nella versione originale la faccia moderna del Cile. Gloria è portatrice sana di un movimento vitale di giovinezza che esplode a Santiago durante una manifestazione studentesca.

Sequenza capitale del film che incrocia sull'Alameda una nuova generazione, che non ha ancora il suo posto, e una vecchia, che non ha più il suo. In questa conciliazione e in questa emergenza di forze vive, come negli ancheggiamenti di Gloria sulla pista, l'autore sogna l'avvenire del Cile. Ma traslocando la sua Gloria a Los Angeles, dentro un'altra cultura e un altro tempo, Sebastián Lelio firma un remake più universale e testimonia la vitalità di un genere più libero di quello che appare. Dirige e prolunga un'opera che lo ossessiona, dandogli un'altra possibilità e facendola risuonare con l'attualità. A restare irriducibile è la donna in primo piano. L'empatia che film e personaggio generano nasce dalla considerazione di una stagione della donna relegata abitualmente in subordine.