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Summer (Leto)

Un film di Kirill Serebrennikov

Viktor incontra la prima volta Mike e Natasha, un giorno d'estate ("leto" in russo). Mike ha già una discreta notorietà come cantante e una passione messianica per la musica rock - Beatles, Iggy Pop, Blondy, Lou Reed, Bowie- che la Russia sovietica cerca di tenere fuori dalla porta. Viktor è meno solare, molto espressivo, già post punk. Mike ne riconosce il talento, trova un nome per la sua band, Garin i giperboloidy, e lo aiuta a registrare e far conoscere la sua musica. Ma il fascino di Viktor colpisce anche Natasha, moglie di Mike e madre di suo figlio.

Con Teo Yoo Irina Starshenbaum Roman Bilyk

Produzione: Russia Francia , 2018 , 126min.

Summer - Trailer Italiano Ufficiale HD

Kirill Serebrennikov racconta gli esordi di Viktor Coj e dei Kino, la più importante rock band russa degli anni Ottanta, oggetto di un culto vastissimo, per quanto semisconosciuto fuori dall'Unione Sovietica, ed emblema di un periodo di cambiamento e di un'aria di emancipazione che soffiava più forte che mai.

Un periodo e un'aria cui oggi Serebrennikov guarda con nostalgia, e tanto basterebbe per esaurire l'argomento politico del film (finanziato interamente con fondi privati, non governativi, grazie ad una coproduzione francorussa).

Un bianco e nero nouvelle vague e un'interprete che assomiglia ad una giovanissima Anna Karina rendono la temperatura della giovinezza, dell'amicizia e della libertà, propria di un'età, breve e irripetibile, e anche di un'età del cinema, mentre una serie di interventi grafici, di graffi e animazioni pop, punteggiando il film di sequenze-videoclip, di cui non si manca però di sottolineare la natura immaginaria ("questo non è mai successo").

Il triangolo amoroso, composto, oltre che da Irina Starshenbaum, dal cantante Roma Zver e dall'attore tedesco-coreano Teo Yoo, è disteso lungo l'intera durata (non breve) del film, eppure leggero, appena accennato, utile a fornire uno scheletro sentimentale ad un'opera che ha per titolo una stagione e dunque per oggetto una partecipazione collettiva, e nella quale la musica, quella di Coj e quella che ha fatto la storia del rock, ha un ruolo di primo piano.