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Scompartimento n. 6

Un film di Juho Kuosmanen

Scompartimento n.6, film diretto da Juho Kuosmanen, racconta la storia di una donna finlandese, Laura (Seidi Haarla) che, per fuggire a un'enigmatica storia d'amore a Mosca, sale a bordo di un treno per recarsi in un sito archeologico di Murmansk, verso il polo artico.
Durante questo lungo viaggio, si ritrova a condividere il compartimento ferroviario, il numero 6, con uno sconosciuto, un minatore russo. Il lungo tragitto porta i due, completamente opposti tra loro, soprattutto per il carattere e gli ideali, a una convivenza sul treno, durante la quale faranno incontri improbabili. Questo viaggio, però, cambierà per sempre la loro visione della vita e li unirà molto.
Nonostante le loro differenze, che inizialmente sembravano abissali, i loro destini, segnati dall'incontro, finiranno per legarsi e trovare nell'altro quel profondo desiderio di connessione umana, da entrambi tanto agognato.

Con Seidi Haarla Yuriy Borisov Dinara Drukarova Polina Aug Galina Petrova

Produzione: Finlandia Russia Estonia , 2021 , 107min.

Scompartimento n.6 In viaggio con il destino - Trailer Ufficiale Italiano - Dal 2 Dicembre al cinema

È un film nostalgico e pieno di attenzione verso i sentimenti umani, Compartment no.6. La nuova regia dell'autore de La vera storia di Olli Mäki ha un sapore analogico e rivolto al passato, non soltanto in termini cronologici con una storia ambientata al tramonto degli anni novanta, ma grazie a una celebrazione dei suoi simboli che così tanto ci segnavano il modo di vivere: il treno su tutti, ma anche i telefoni a gettoni, i walkman, la telecamera portatile.

Laura, interpretata dall'attrice finlandese Seidi Haarla che ha la capacità di cambiare completamente il volto con un sorriso, li userà tutti lungo un tragitto che sarà un po' una scoperta di se stessa. E come tutte le scoperte, dovrà passare attraverso momenti difficili, che per il regista Juho Kuosmanen riguardano soprattutto un attento studio della solitudine. Non tragica, né distruttiva; e però a volte amara e buffa, scomoda e formativa. Una poetica dell'imperfetto che Kuosmanen centra in pieno, dando al suo film un fascino un po' sporco e immediato.

Decisiva in questo senso la fotografia, morbida e appannata, che sembra guardare gli eventi sempre attraverso un finestrino bagnato di rugiada. La macchina a mano, sempre vicina ai personaggi, abbraccia appieno il caos impacciato e claustrofobico del treno (in sé uno dei protagonisti del film) e cattura bene i dettagli scenografici del periodo.

Opera perfetta per omaggiare uno stato d'animo generazionale di un periodo schiacciato dai grandi movimenti della storia, Compartment no. 6 ha il tocco dolce e lieve del "coming of age" ma filtrato attraverso una memoria adulta, che sa come funzionano i road movie e quali sono le insidie della love story, e decide quindi di non fare nessuna delle due.