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Crescendo - #makemusicnotwar

Un film di Dror Zahavi

Crescendo - #makemusicnotwar, film diretto da Dror Zahavi, racconta una storia che cerca di abbattere i pregiudizi, usando la musica come metodo per unire i popoli e, in questo caso, due che da anni si fanno guerra a vicenda. Eduard Sporck (Peter Simonischek) è un celebre direttore d'orchestra, a cui viene assegnato un importante e delicato compito: formare un'orchestra giovanile israelo-palestinese. Il gruppo di ragazzi dovrà esibirsi in occasione dei negoziati di pace tra i due Paesi, ma il problema della coordinazione musicale e della difficoltà delle partiture non sarà l'unico che Sporck e i giovani dovranno affrontare.
Essendo figli di Paesi che per decenni hanno combattuto l'uno contro l'altro, alimentando i loro popoli con l'odio, i ragazzi inizialmente non riescono a superare quegli antichi pregiudizi che li vogliono acerrimi nemici. Sporck si ritroverà coinvolto in una serie di difficoltà e ostilità, che vanno ben oltre l'organizzazione del concerto. Il direttore d'orchestra si renderà conto che c'è un terreno comune che potrebbe legarli, infatti sarà la musica stessa a creare un momento di confronto tra i giovani musicisti e ad avvicinarli, mostrando loro che, nonostante le loro culture siano lontane, la loro passione per quest'arte è identica.

Con Peter Simonischek Daniel Donskoy Götz Otto Bibiana Beglau Mehdi Meskar Sabrina Amali

Produzione: Germania , 2019 , 102min.

CRESCENDO #makemusicnotwar (2020) | Trailer ITA del film di Dror Zahavi

Ci sono film che sembrano voler seguire tracciati già esplorati e che quindi corrono il rischio di essere sottovalutati a priori dai loro potenziali spettatori. Quando si affronta il tema delle differenze (etniche, sociali ecc.) in rapporto alla musica vengono subito alla mente film come Les choristes - I ragazzi del coro o La mélodie (solo per citarne due) ed il timore di una riproposizione, seppure con variazioni, incombe. Non è però il caso di Crescendo che prende spunto da un'orchestra, la West-Eastern Divan Orchestra, nata da un'idea di Daniel Barenboim ed Eduard Said. Il riferimento però si ferma qui perché in questo caso si immagina una storia che non ha nulla di documentaristico ma molto di partecipazione sentita a condizioni personali e sociali che solo contando sui giovani possono sperare in un'evoluzione.

Dror Zahavi, nato a Tel Aviv, ma residente in Germania in maniera definitiva dal 1991, ha presenti due concetti e li sviluppa nel film. Il primo, dettatogli dalla sua stessa vita, glielo si può attribuire con sicurezza perché emerge con evidenza. Al termine del secondo conflitto mondiale nessuno avrebbe mai potuto pensare ad un futuro, seppure lontano, in cui tedeschi ed ebrei avrebbero potuto convivere ed interagire. Lo Zahavi 'tedesco' è una delle tante prove viventi che invece è stato possibile.