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Wiener Philharmoniker

La nona sinfonia

Autore: Ludwig van Beethoven

Direttore d'orchestra: Christian Thielemann

Solisti: Annette Dasch Mihoko Fujimura Piotr Beczala George Zeppenfeld

Le Sinfonie di Beethoven, diceva Herbert von Karajan, diventano ogni giorno più giovani, più attuali, più moderne; e più le studi, più le dirigi, più le suoni, più le senti, più ti rendi conto che non riesci a star loro dietro. Tra le interpretazioni più recenti, quella di Christian Thielemann coi Wiener Philharmoniker, è l'unica dei nostri anni che prenda le mosse, e in alcuni tratti certamente sopravanzi, dalla grandezza delle due precedenti: quella di Wilhelm Furtwängler e quella dello stesso von Karajan.

Denominata nel suo primo abbozzo Allemande ("Tedesca"), la sinfonia nacque in parte da altri brani di Beethoven che, sebbene confluiti in opere a sé stanti, sono anche contenuti in alcuni schizzi della futura Nona sinfonia. Quanto alla struttura, già la Fantasia Corale, Op. 80 (1808), in pratica un movimento di un concerto per pianoforte, introduce un coro e dei solisti verso la fine, per creare il culmine. Così nella Nona Sinfonia le voci cantano un tema prima suonato strumentalmente: peraltro il tema, per lo meno nella struttura, ricorda piuttosto da vicino il tema corrispondente nella Fantasia Corale. Andando ancora più indietro, una versione precedente del tema della Fantasia Corale si trova nella canzone Gegenliebe, per pianoforte e voce alta, risalente a prima del 1795. L'offertorio Misericordias Domini K 222 di Mozart (1775) contiene un tema affidato ai violini che corrisponde esattamente, a parte una minima variazione, alla frase iniziale dell'Inno alla gioia, e lo richiama pertanto all'orecchio dell'ascoltatore moderno (il fatto non è però straordinario, dal momento che entrambe le melodie procedono per grado congiunto).

Durata: 80min.

9th Symphony Beethoven - Wiener Philharmoniker Trailer (English)

La sinfonia n. 9 in re minore per soli, coro e orchestra op. 125, anche nota come Sinfonia corale, è l'ultima sinfonia di Ludwig van Beethoven. Fu eseguita per la prima volta venerdì 7 maggio 1824 al Theater am Kärntnertor di Vienna, con il contralto Caroline Unger e il tenore Anton Haizinger.

Ai primi tre movimenti puramente sinfonici ne segue un quarto che include il coro sui versi dell'ode Alla gioia di Friedrich Schiller.

È una delle opere più note ed eseguite di tutto il repertorio classico ed è considerata uno dei grandi capolavori della musica occidentale, anche in quanto simbolo universale di unità e fratellanza tra gli uomini.[3] È stata inoltre per lungo tempo la maggiore composizione sinfonica con voci.[4] Beethoven conferì alla sua opera un carattere patriottico con l'esaltazione dei sentimenti tipica del Romanticismo.

Il tema del finale, riadattato da Herbert von Karajan, è stato adottato nel 1972 come Inno europeo.

Nel 2001 spartito e testo sono stati dichiarati dall'UNESCO Memoria del mondo attribuita alla Germania.

 

PROGRAMMA:

1. Allegro ma non troppo, un poco maestoso

2. Scherzo: Molto vivace - Presto

3. Adagio molto e cantabile - Andante Moderato - Tempo Primo - Andante Moderato - Adagio - Lo Stesso Tempo

4. Presto: (Presto - Allegro ma non troppo - Vivace - Adagio cantabile - Allegro assai - Presto: O Freunde)

- Allegro assai: Freude, schöner Götterfunken - Alla marcia

- Allegro assai vivace: Froh, wie seine Sonnen

- Andante maestoso: Seid umschlungen, Millionen!

- Adagio ma non troppo, ma divoto: Ihr, stürzt nieder

- Allegro energico, sempre ben marcato: (Freude, schöner Götterfunken - Seid umschlungen, Millionen!)

- Allegro ma non tanto: Freude, Tochter aus Elysium!

- Prestissimo, Maesteoso, Prestissimo: Seid umschlungen, Millionen!